Storia del Consorzio

Le informazioni pubblicate sono in continuo aggiornamento secondo le disposizioni del Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33, relativo al “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. Il principio della trasparenza, inteso come accessibilità totale alle informazioni che riguardano l’organizzazione e l’attività delle pubbliche amministrazioni, è stato affermato dal citato Decreto Legislativo n. 33/2013, il cui obiettivo è favorire un controllo diffuso da parte del cittadino sull’operato delle istituzioni e sull’utilizzo delle risorse pubbliche.

PROCESSO DI FORMAZIONE E CONFIGURAZIONE GIURIDICA DEL CONSORZIO

 

Il Consorzio Biviere è stato istituito nel lontano 1932, a seguito della volontà manifestata dai Comuni di Palermo e di Monreale di gestire in comune il servizio di acquedotto delle borgate di Malpasso, Villagrazia, Villaciambra, Molara ed Aquino, borgate a quel tempo isolate dai rispettivi centri abitati.
La volontà dei due Comuni si è concretizzata con l’emanazione di un decreto prefettizio datato 25.02.1932. Tale decreto prescriveva ai Comuni associati di predisporre ed approvare lo statuto che contenesse la normativa specifica per una gestione autonoma del Consorzio.

Il suddetto adempimento, tuttavia, è rimasto disatteso per diversi anni e conseguentemente è stata realizzata nel tempo una gestione incorporata nei servizi dei rispettivi Comuni: sino al 1975 al Comune di Palermo, successivamente al Comune di Monreale sino al 24.08.1981, data in cui l’Assessorato regionale degli enti locali, esercitando i poteri sostitutivi di competenza, ha nominato, con decreto n. 296, un Commissario straordinario perché assumesse la gestione del Consorzio e promuovesse gli adempimenti necessari alla costituzione degli ordinari organi consortili.
Il Commissario straordinario, in virtù di tali poteri, predispose il relativo schema di statuto che in seguito fu fatto proprio dai Consigli comunali di Palermo e Monreale ed in ultimo approvato, per la durata di anni trenta, con decreto assessoriale n. 16 del 27.11.1987.

In seguito, la legge 8.08.1990, n. 142, recante “provvedimenti in tema di autonomie locali”, recepita dalla Regione siciliana con la legge 11.12.1991, n. 48, sancì l’obbligo, per gli enti locali, di provvedere alla revisione dei Consorzi, sopprimendoli o trasformandoli nelle nuove forme previste dalla legge di riforma delle autonomie locali.

L’Assessorato regionale degli enti locali, a seguito dell’inerzia dei Consigli comunali degli Enti associati, emanava il decreto n. 28 del 16.11.1996 di nomina di un Commissario ad acta (Dott. Onofrio Zaccone) per procedere alla trasformazione del Consorzio.
Lo stesso Commissario ad acta, accertata la sussistenza dei presupposti di ordine giuridico, economico, organizzativo e funzionale prescritti per i Consorzi ed in virtù dei poteri conferiti con successivo decreto assessoriale n. 58 del 18.11.1997, deliberava in data 17.02.1998, sostituendosi ad entrambi i Consigli comunali, la trasformazione del presente Consorzio, secondo le prescrizioni di legge, con l’approvazione dello statuto e dello schema di convenzione.
Il Consorzio si trasformava in data 24.09.1999, nell’attuale situazione giuridica e per la durata di anni tre, con la sottoscrizione della convenzione da parte dei Rappresentanti legali dei Comuni associati di Palermo e Monreale, prefiggendosi, attraverso il Consorzio, di “promuovere ogni utile coordinamento di attività e mezzi al fine di assicurare l’approvvigionamento idrico, per usi domestici, per i cittadini delle borgate di Villagrazia, Malpasso, Molara, Aquino, Villaciambra, Ponte Parco ed Olio di Lino”.

L’entrata in vigore della legge 5.01.1994, n. 36 (legge Galli), recante “disposizioni in materia di risorse idriche”, recepita dalla Regione siciliana con l’art. 69, comma 1, lettera h), della legge 27.04.1999, n. 10, ha inquadrato la concreta attivazione della gestione delle risorse idriche in una dimensione sovracomunale di cooperazione, che diviene il centro di organizzazione dello stesso servizio idrico e dunque, di scelta delle forme di gestione nel proprio ambito territoriale.
L’assunto principale della citata legge Galli è che le funzioni (prima ancora che la gestione) inerenti al servizio idrico devono essere svolte ad unico livello sovracomunale, che corrisponde all’ambito territoriale ottimale (ATO).
Alla suddetta legge regionale 27.04.1999, n. 10, sono seguiti i decreti del Presidente della Regione Siciliana 16.05.2000 e 7.08.2001, riguardanti rispettivamente la determinazione degli ATO e l’individuazione delle forme e dei modi di cooperazione tra gli enti locali.
In particolare in data 1.07.2002 si è insediata l’Autorità d’Ambito dell’ATO 1 di Palermo e successivamente in data 12.12.2002 è stato approvato il relativo piano d’ambito.
Il citato piano d’ambito ha previsto che l’Acquedotto Consortile Biviere continuerà a gestire i servizi affidati fino alla data del conferimento del servizio idrico integrato dell’ATO 1 di Palermo al nuovo soggetto gestore e ciò ai sensi dell’art. 10 della legge Galli.
I Commissari straordinari che hanno contributo alla gestione e trasformazione del Consorzio sono stati i seguenti:

Corbo Letterio dal 24.08.19812
Ferrara Giuseppe dal 26.05.1984
Dionisio Giovanni dal 02.10.1993
Di Vita Girolamo dal 05.02.1996
Casarubea Rodolfo dal 24.08.2000
Cudia Giovanni dal 08.01.2001
Ciriminna Saverio dal 28.02.2002